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Cari ragazzi della futura 2aD (2011-2012) non è stato facile decidere di lasciare una classe come la vostra...Riflettendo ho capito perché. Leggete la ricostruzione di una giornata tipo in 1aD e sarete tutti d'accordo con me che, più unici che rari, siete ciò che di meglio possa capitare ad un insegnante!!!


Due indimenticabili ore in 1aD (2010-2011)

Non avevo neanche poggiato i libri sulla cattedra che, fulmineo, arrivò Giulio, vero appassionato di scienze, chiedendomi di pronunciare il nome del grande Gödel. Al nome del matematico, la sua bella risata esplose in classe richiamando l'attenzione di Riccardo, che, cresta bionda sempre alzata e attenta, veloce rispose al richiamo dell'amico e, da dietro i simpatici occhialetti, mi disse: "E via, ci dica il nome di qualche altro scienziato, così giusto per ridere un po'!". "Forza ragazzi è ora di cominciare la lezione", dissi, chiamando alla lavagna il timido Livio, solo apparentemente timido! E infatti eccolo che mi stupì con una interrogazione da 8, ma allora, quando vuoi, PUOI!!! Intanto Filippo alzò la mano e disse "Ora Prof. vengo io", eterno distratto con una quantità infinita di oggetti sotto il banco, tanto da ridefinire il concetto stesso di spazio, voleva assolutamente recuperare un voto che non gli era piaciuto. Detto fatto, alla lavagna sembrò un piccolo matematico in erba, nonostante la poca simpatia per la "penna magnetica" della LIM. Ero pronta per spiegare il nuovo argomento, ma Livia, decisa ad abbandonare ogni dubbio matematico, volle correggere un altro dei problemi a casa. E fino a quando il suo viso preoccupato non sorrise sereno per la soddisfazione di aver capito l'ostico problema, restammo tutti incollati allo schermo della LIM alla ricerca della spiegazione più semplice per tutti. Quando, finalmente, ero pronta per passare oltre, intervenne Nicolò, "Ma io l'ho risolto in un altro modo!". Sagace come al solito, eccolo che ci propose una soluzione breve, corretta ed elegante! "Andate a pagina...", ecco una vocina flebile che, interrompendomi, chiese "Prof., se non le spiace, vorrei correggere anche l'ultimo problema che c'era per casa". Era Rebecca, sempre impaurita dalla matematica, che, fattasi coraggio, voleva capire bene l'esercizio in vista della verifica. Tutti volevano capire tutto ed io ero al settimo cielo. Alla fine, riuscii a spiegare qualcosa di nuovo, ma non arrivando fino a dove avrei voluto perchè la silenziosa e attentissima Sarah, ad un certo punto, disse: "Prof, per favore, potrebbe rispiegare l'ultimo concetto?". E seppi subito di non essere stata chiara in precedenza, perché l'intervento di Sarah era come una spia rossa che segnalava le mie mancanze! Proprio mentre mi accingevo a dare i compiti, ecco arrivare, puntuale come sempre, la richiesta di andare in bagno del sorridente Lorenzo P. Gran chiacchierone, ma simpaticissimo, una volta mi disse: "Prof., se scappa, scappa!". Dopo aver dettato 10 esercizi, non sentii nessuna protesta e allora continuai...Ma ecco la voce di Edoardo C. che mi richiamò con autorità all'ordine! "Basta Prof.!" Sapevo che anche se gli avessi dato 100 esercizi, li avrebbe fatti tutti in men che non si dica! Ma quando Ciucci dice basta, bisogna ascoltarlo!!! Nella pausa prima di passare a scienze, mi arrivò un biglietto colorato e piegato ben bene, con scritte dolci parole, proveniente dall'affettuosa Ottavia, con gli occhi le dissi che le volevo bene anche io e lei capì al volo. Non feci in tempo a dire "Passiamo a scienze", che arrivò Leonardo disperato per aver perso il libro di scienze. "Non ti preoccupare scapperà fuori", gli dissi, ma lui era preoccupato e forse per questo, non lo so, durante la lezione fece mille, interessanti domande, facendomi capire che il libro serve a poco quando si hanno ragazzi così intellettualmente vivaci. "Chi vuole correggere la miniverifica?", chiesi. Quasi tutti con le mani alzate, che soddisfazione! "Inizio io", disse Jessica, "Rispondo alla prime tre, perché l'ultima non l'ho capita", sempre onestissima Jessica, non aveva copiato la risposta dal libro perché voleva capirla prima di scriverla, cosa pretendere di più! Ma la gara per rispondere non era finita. Così Edoardo E. si sbracciò per farmi vedere che aveva la risposta esatta e gli si illuminarono gli occhi quando gli dissi che poteva leggerla. Era corretta, ma Matteo volle subito fare delle precisazioni su quanto diceva il libro e aveva ragione. Grande osservatore, spesso riportava in classe quello che vedeva scritto nel libro della natura ed era un piacere ascoltarlo! Improvvisamente intervenne Gabriele, "Scusi Prof. se non c'entra molto, ma dove sono i problemi con i quali si vince un milione di dollari?", sognatore il nostro Gabriele. Da quando gli ho parlato di questi problemi, non pensa ad altro! Ma sono sicura che quando sarà grande... In quel momento Andrea, approfittando del cambiamento di argomento, chiese: "Prof. ma con una materia insufficiente si viene bocciati?". "Andrea pensa a studiare", gli risposi. E fortunatamente, anche se con un po' di ritardo, si è messo a studiare!!! A recuperare le fila della lezione di scienze ci pensò Angela, diligente per professione, guardò lo schema che campeggiava sulla lavagna interattiva e disse: "Prof. lo schema è simile a quello del libro, posso segnare a margine le note e studiarlo direttamente sul libro?". Ecco ragazzi prendete esempio! Mi voltai e incrociai gli occhi di Lorenzo G. che chiedeva umilmente pietà, sembrava dire "Basta Prof., molto interessante, ma non ne possiamo più!" E aveva ragione, pensando ai suoi quaderni così ordinati da far invidia, decisi che era giunto il momento di concedere loro un po' di riposo. Così dettai i compiti di scienze e Giada, spontanea, dolce, e ovviamente studentessa modello, mi disse, "Tutto sommato non c'è molto da studiare, perché stando attenti in classe, a casa diventa tutto più semplice". Parole sante!!! Chiusi i libri e iniziato il relax ecco che vidi avvicinarsi Giulia e Iuliana. La prima disse:"Prof., resti con noi anche il prossimo anno, per favore!!!" e la seconda "Diremo a tutti che lei è una cattiva professoressa così nessuno la vorrà". Giulia mi fece venire le lacrime agli occhi e Iuliana con la sua simpatia, avrei voluto portarmela via! In quel momento mi sono detta, perché non me li porto tutti a Perugia? E così le due ore passarono in un attimo.

GRAZIE DI CUORE!!!

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)