La relazione di Eulero per i poliedri

I "magnifici sette" della classe 3a C (2011-2012) di Casacastalda chiedono tante cose, per fortuna...Tra le tante, vogliono capire perché in tutti i poliedri convessi vale la relazione di Eulero:
F + V - S = 2,
dove F = numero di facce, V = numero di vertici e S = numero di spigoli.
Provo ad accontentarli!!!
Si tratta di una relazione sorprendente perché vale per qualsiasi poliedro convesso, indipendentemente dal tipo di facce, dagli angoli nelle facce poligonali, dagli angoli tra i piani delle facce, dalla lunghezza degli spigoli e così via. Una formula per una famiglia infinita e multiforme di figure geometriche è qualcosa che attrae l'attenzione. Non esistono formule che valgono per figure tanto diverse.
Questa relazione venne osservata per la prima volta nel 1620 da Cartesio, ma dopo la sua morte in Svezia, i suoi manoscritti vennero riportati in Francia e la cassa che li conteneva cadde nella Senna. I manoscritti vennero recuperati e asciugati e nel 1676 Leibniz li copiò, ma questi rimasero inediti per molto tempo.
Ma una relazione di tale bellezza, proprio perché così generale, non poteva passare inosservata ad una delle più grandi menti della storia della matematica e così Eulero la riscoprì nel 1750. Era l'inizio del 1800 e all'età di 20 anni un altro grande matematico, Cauchy, dimostrò la relazione di Eulero per i poliedri.


La relazione di Eulero afferma che in tutti i poliedri convessi F + V - S = 2.
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/5/58/GeometriaSolida.gif)

Per cercare di afferrare la dimostrazione di Cauchy bisogna capire il significato di un termine della geometria moderna e cioè: topologia. La topologia è una delle più importanti branche della matematica moderna. Studia le proprietà delle figure che non cambiano quando viene effettuata una deformazione senza "strappi", "sovrapposizioni" o "incollature". Pensate di distorcere o deformare delle superfici senza bucarle o strapparle come se fossero fatte di gomma elastica. In questo modo si può capire quali siano le proprietà di una figura che resistono, per così dire, a queste deformazioni e restano quindi invarianti. Ciò che rimane invariato si chiama proprio invariante topologico.

Grafi poligonali utili per la dimostrazione della relazione di Eulero.
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/17/DimEulero.jpg)

Per dimostrare la formula di Eulero, immaginiamo che il poliedro considerato sia cavo, con una superficie fatta di gomma sottile. Eulero notò che i cinque poliedri regolari dal punto di vista topologico non sono altro che grafi sulla sfera, cioè, immaginandoli di gomma e gonfiandoli, la loro superficie, se si toglie una faccia, si può deformare fino ad essere distesa sul piano. Seguite il ragionamento osservando la figura soprastante.
Ovviamente, le aree delle facce e gli angoli determinati dagli spigoli del poliedro verranno alterati dalla deformazione sul piano. Il reticolato piano dei vertici e degli spigoli, cioè la "nuova figura" piana, invece, conterrà lo stesso numero di vertici e di spigoli del poliedro originale, mentre il numero dei poligoni sarà diminuito di uno, perché è stata eliminata una faccia. Adesso seguendo la figura soprastante tracciamo una diagonale in un poligono della figura sul piano che non sia un triangolo. In questo modo aumentiamo di 1 sia F che S, mantenendo così inalterato il valore di V + F - S. Continuiamo a tracciare diagonali finché la figura risulta interamente formata da triangoli. Nella figura divisa in triangoli, V + F - S ha lo stesso valore che aveva prima, perché l’operazione di tracciare diagonali lo ha lasciato invariato, come abbiamo appena visto.
Consideriamo il triangolo ABC, che ha un lato sul contorno della figura e asportiamo quella parte di perimetro che non appartiene a nessun altro triangolo, cioè il lato AC e, con questo, anche la faccia da questo delimitata. Dal triangolo DEF asportiamo la faccia racchiusa, i due lati DF e FE e il vertice F. L’eliminazione di un triangolo del tipo ABC fa diminuire S ed F di 1 e lascia V inalterato, cosicché il valore di V + F - S rimane lo stesso. L’eliminazione di un triangolo del tipo DEF fa diminuire V di 1, S di 2, ed F di 1, cosicché il valore di V + F - S rimane ancora lo stesso. Con una opportuna successione di queste operazioni si possono eliminare i triangoli aventi dei lati sul contorno finché rimane un solo triangolo, con tre lati, tre vertici e una faccia. Per questo semplice triangolo, si ha che V + F - S = 3 + 1 - 3. Ma abbiamo visto che il valore di V + F - S rimane inalterato, perciò, anche nella figura originaria piana, V + F - S deve essere uguale a 1. Ne consegue che V + F - S è uguale a 1 nel poliedro deformato da cui è stata eliminata la faccia. Ma allora, nel poliedro originale, cioè aggiungendo la faccia tolta all'inizio, V + F - S = 2, che non è altro che la relazione di Eulero.
Ecco fatta la vostra prima dimostrazione topologica!!!


Referenze
Alsina C. (2011) Le mille sfaccettature della bellezza geometrica. I poliedri. Mondo Matematico. RBA Italia S.r.l.
Odifreddi P. (2011) Una via di fuga. Il grande racconto della geometria moderna. Mondadori.
La relazione di Eulero da Wikipedia.

Ciao, Manuela (manuela_casasoli@yahoo.it).