Stili di vita e cancro

Care ragazze e cari ragazzi in questo approfondimento parliamo degli stili di vita che potrebbero ridurre il rischio di sviluppare un cancro. Il cancro è una malattia multifattoriale. Questo è un concetto fondamentale da comprendere. Infatti, lo sviluppo di un cancro comincia con una cellula "impazzita" che inizia a riprodursi senza controllo producendo un tumore. Questa perdita di controllo della regolazione del ciclo cellulare può essere causata anche da una mutazione puntiforme di una singola base del DNA. Perché il tumore origini un vero e proprio cancro (una neoplasia), cioè un tumore maligno, capace di diffondere le metastasi in altri organi fino a produrre tumori secondari, è necessario che si verifichi una vera e propria evoluzione molecolare delle prime cellule neoplastiche (leggi anche Evoluti per il cancro? e Il cancro è sempre più complesso). Proprio durante l'evoluzione da tumore a cancro entrano in gioco anche molti fattori ambientali. Il cancro, infatti, in quanto malattia multifattoriale, si sviluppa a causa di mutazioni genetiche ma anche di fattori ambientali che possono causare mutazioni oppure alterare, per esempio, il ciclo cellulare stesso o il corretto funzionamento del sistema immunitario. Basti pensare all'associazione tra consumo di alcol e cancro (leggi anche Consumo di alcol e cancro) oppure al ruolo svolto dal microbioma intestinale (leggi anche Microbioma e cancro) in molte patologie, tra le quali, appunto, il cancro.
Fumare è un'abitudine che aumenta la probabilità di sviluppare un cancro, lo sanno tutti (o almeno speriamo...), ma ci sono molti altri stili di vita che faticano a essere individuati come a rischio dal grande pubblico, tra questi c'è il consumo di carne rossa (leggi anche Proteine "amiche") e di alcool, prima citato. Conoscere quali siano gli stili di vita che ci permettono di diminuire il rischio di sviluppare un cancro è sicuramente un primo passo da fare per la nostra salute.
Qui parliamo di stili di vita che possono influenzare il nostro orologio circadiano. Vediamo di cosa si tratta e cerchiamo di capire la relazione con lo sviluppo del cancro.

Immagine ripresa da Zhu et al., 2024.
Approcci cronobiologici per prevenire e gestire il cancro e le sue comorbidità.
Abbreviazioni: CRY=criptocromo; PER=periodo; ROR=recettore orfano correlato all'acido retinoico; SCN=nucleo soprachiasmatico.

Cosa si intende per orologio e/o ritmo circadiano? I ritmi circadiani sono ritmi di 24 ore che influenzano il comportamento, la fisiologia e il metabolismo. Per esempio, la temperatura corporea varia leggermente durante le 24 ore e queste variazioni sono regolate dal nostro orologio circadiano. Il ciclo sonno-veglia è un caratteristico ritmo circadiano. Nel cervello dei mammiferi, il nucleo soprachiasmatico dell'ipotalamo contiene le cellule che regolano il ritmo circadiano. Queste cellule coordinano il sistema neuroendocrino, quello autonomo e il ritmo giornaliero della temperatura corporea, determinando così il quotidiano ritmo sonno-veglia e di digiuno-alimentazione. Le cellule del nucleo soprachiasmatico rispondono ai segnali luminosi ricevuti e trasmessi da un insieme di cellule specializzate che reagiscono alla luce blu. Questo meccanismo ci permette di adattarci ai cambiamenti stagionali della durata del giorno. Nei tessuti periferici, l'orologio circadiano può essere regolato anche da altri segnali, tra cui l'assunzione di cibo, l'esercizio fisico e vari ormoni. Molti sono i geni e i meccanismi molecolari noti, coinvolti nella regolazione dei ritmi circadiani.
È ormai chiaro che molti processi molecolari coinvolti nella regolazione del ritmo circadiano sono anche coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nei meccanismi di riparazione dei danni cellulari. Di conseguenza, un'alterazione dei ritmi circadiani ha effetti su molti processi biochimici e cellulari che sono anche alla base dello sviluppo del cancro. Così i ricercatori hanno iniziato a indagare le relazioni tra ritmi circadiani e cancro, scoprendo molti aspetti interessanti. Ciò che è stato dimostrato è utile non solo per la prevenzione, ma anche per una migliore efficacia dei trattamenti contro il cancro. Infatti, si è potuto osservare che programmare un trattamento in un particolare momento della giornata può migliorarne l'efficacia.

Immagine ripresa da Zhu et al., 2024.
Stile di vita circadiano ottimale per la prevenzione e la gestione del cancro e delle sue comorbidità.
Abbreviazione: TRE, time-restricted eating ("alimentazione in un tempo limitato").

Cerchiamo, allora, di capire quali sono le conclusioni a cui sono arrivati questi studi. Le ricerche hanno dimostrato che l'alterazione del ritmo circadiano è correlata alla perdita dell'omeostasi cellulare e il cancro è di per sé una perdita di omeostasi cellulare. Malattie cardiometaboliche, obesità, disturbi psichiatrici e cancro sembrano tutti correlati in qualche modo ad alterazioni dei ritmi circadiani. In particolare, studi su modelli animali hanno confermato un aumento del rischio del cancro al seno e alla prostata, in caso di mancato funzionamento dell'orologio circadiano. L'agenzia internazionale che si occupa di ricerca sul cancro ha inserito come "probabile cancerogena" l'alterazione del ritmo circadiano. L'eccessiva esposizione alla luce artificiale dovuta all'inquinamento luminoso nell'ambiente esterno e all'illuminazione domestica, in aggiunta a una scarsa esposizione alla luce solare, è causa di alterazione del nostro orologio circadiano. Gli studi sui modelli animali hanno inoltre evidenziato che anche il microambiente cellulare, che si forma durante lo sviluppo di un tumore e successivamente del cancro, diffusione delle metastasi compresa, è influenzato dal ritmo circadiano. Ecco perché tener conto di questo ritmo è importante per la somministrazione dei trattamenti anticancro.
I ricercatori hanno proposto le seguenti linee guida per uno stile di vita che riduca il rischio di sviluppare un cancro e le comorbidità ad esso associate. Primo: è dimostrato che dormire non sufficientemente aumenta il rischio di molti tipi di cancro. Le ore di sonno giornaliere consigliate per un adulto sono 7,5. Secondo: è necessario esporsi ogni giorno per almeno mezz'ora alla luce solare, evitare luce intensa nelle 2-3 ore precedenti il sonno, si deve dormire al buio. Terzo: l'apporto calorico giornaliero non deve mai superare il fabbisogno individuale e l'assunzione di cibo dovrebbe avvenire nell'arco di massimo dodici ore in modo da lasciare le altre dodici ore di digiuno. Quarto: l'esercizio fisico deve essere regolare e preferibilmente svolto nel tardo pomeriggio. Quinto: i ritmi circadiani influenzano i livelli di melatonina (l'ormone prodotto dall'epifisi che regola il ciclo sonno-veglia), cortisolo (ormone prodotto dalle ghiandole surrenali coinvolto nell'aumento della glicemia e nei processi di infiammazione e stress) e insulina (ormone prodotto dalle isole di Langerhans del pancreas e coinvolto nella regolazione della glicemia e della sintesi di lipidi, lipogenesi). Ognuno di noi dovrebbe controllare i propri livelli di questi ormoni e in caso di alterazioni seguire tempestivamente le indicazioni mediche per ripristinare l'equilibrio.
L'orologio circadiano è un meccanismo molto importante per l'omeostasi cellulare. È fondamentale esserne consapevoli e capire quando è il momento di chiedere consiglio a un dottore perché ci sentiamo "sfasati"!

Referenze

Zhu X., Maier G., Panda S. (2024) Learning from circadian rhythm to transform cancer prevention, prognosis, and survivorship care. Trends in Cancer, Published online November 23, 2023 DOI:https://doi.org/10.1016/j.trecan.2023.11.002

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it) - Pubblicato il 28 dicembre 2023