Verso l'elettrico
Care ragazze e cari ragazzi è con questo testo che cerco di rispondere alle vostre interessanti domande sui veicoli elettrici. Dato, inoltre, che sono proprietaria ormai
da cinque anni di una
piccola automobile elettrica cercherò di spiegarvi perché per la mobilità urbana i veicoli elettrici sono una scelta indubbiamente sostenibile dal punto di
vista ambientale.
Recenti ricerche scientifiche hanno concluso che un'adozione diffusa di veicoli elettrici determinerà importanti riduzioni non solo delle
emissioni di CO2, ma anche
dell'inquinamento atmosferico. Come conseguenza si stima che centinaia di migliaia di vite potrebbero essere salvate ogni anno. L'inquinamento atmosferico delle grandi città,
infatti, causa migliaia di morti ogni anno. Uno studio dell'Università di Berkeley ha stimato che se negli Stati Uniti si arrivasse al 100% di veicoli elettrici entro il 2030
si potrebbero evitare 150000 morti per inquinamento atmosferico (vedi l'andamento del grafico sotto, ripreso da
The other benefit of electric vehicles).
Tuttavia, la diffusione di macchine elettriche pone anche varie sfide da affrontare e risolvere.
Le automobili sulle quali viaggiamo hanno motori che trasformano una data fonte di energia in energia meccanica. È l'energia meccanica che determina il movimento
dell'automobile. Prendiamo in considerazione il motore a benzina e il motore Diesel. In entrambi i casi si tratta di un motore termico in cui la combustione interna
del carburante (benzina o gasolio) sprigiona energia sotto forma di calore che viene poi convertito in energia meccanica, cioè in movimento dell'automobile, per dirla semplicemente.
Questi motori a combustione interna emettono anidride carbonica nell'atmosfera come prodotto della reazione stessa di combustione oltre a ossidi di azoto,
idrocarburi incombusti, monossido di carbonio e polveri sottili.
Il motore elettrico non emette tutti questi inquinanti. Però...
Immagine ripresa da
Il motore elettrico Motore elettrico a corrente continua |
Il motore elettrico è una "macchina elettrica" che trasforma energia elettrica fornita dalla batteria in energia meccanica che fa ruotare l'asse motore. La
batteria si ricarica collegandola all'alimentazione elettrica (di casa o delle colonnine di ricarica) mediante un apposito cavo. È esattamente
quello che facciamo per caricare ognuno dei nostri dispositivi a batteria.
Parlando di sostenibiltà, il punto critico è: come viene prodotta l'energia elettrica che serve
per ricaricare la batteria del veicolo elettrico? Ancora nel 2020, i tre quinti dell'elettricità utilizzata dalle automobili elettriche erano prodotti da centrali alimentate a
carbone fossile. La situazione però varia da paese a paese. In Canada e in Norvegia, per esempio, dal 95% al 99% dell'elettricità viene prodotta da centrali
idroelettriche. In questi paesi le auto elettriche sono auto idroelettriche ed ecologiche. In buona parte dell'India, della Cina e della Polonia, invece, le auto elettriche sono
principalmente auto a carbone. La decarbonizzazione della produzione di energia elettrica è quindi necessaria per rendere le auto elettriche completamente
ecologiche e prevenire le conseguenze peggiori del riscaldamento globale. Purtroppo la transizione energetica procede molto lentamente: dal 1992 al 2017 la quota di energia primaria
a livello mondiale proveniente dai combustibili fossili è passata dall'86,0% all'84,5%, una riduzione dell'1,5% in 25 anni. Poco...
L'altro problema da affrontare affinché la mobilità elettrica sia completamente ecologica riguarda la produzione e lo smaltimento delle batterie. È un argomento
questo che non affrontiamo in questo approfondimento. Tuttavia, la ricerca scientifica e tecnologica in questo settore è in rapida evoluzione. Il costo delle batterie è in
diminuzione, il riciclo dei metalli pesanti usati nelle batterie e delle batterie stesse, così come la loro durata sono argomenti spesso usati dai detrattori della mobilità
elettrica, ma a conti fatti, gli effetti ambientali negativi dell'estrazione del petrolio e dell'utilizzo dei combustibili fossili sono maggiori di quelli derivanti dalla filiera
dell'elettrico.
Consideriamo ora brevemente l'efficienza energetica. Possiamo definirla in questo caso, molto semplicemente, come la frazione di energia assorbita che viene convertita
in movimento.
Tale efficienza si esprime in percentuale. Il motore a benzina o Diesel ha un'efficienza massima di circa il 30-40%, il motore elettrico, invece, dell'80-90%. Nel caso del motore
elettrico esiste anche il sistema di recupero dell'energia cinetica noto come KERS (Kinetic Energy Recovery System). Si tratta di un dispositivo elettromeccanico che recupera
parte dell'energia cinetica durante le decelerazioni per trasformarla in energia elettrica, disponibile per ricaricare la batteria. Le auto elettriche sono quindi molto
efficienti dal punto di vista energetico.
Immagine ripresa da
The other benefit of electric vehicles Uno studio dell'Università di Berkeley ha stimato che se negli Stati Uniti si arrivasse al 100% di veicoli elettrici entro il 2030 si potrebbero evitare 150000 morti per inquinamento atmosferico. |
Parliamo ora delle "emissioni zero". È questo il vantaggio indiscutibile delle macchine elettriche e il motivo per il quale è necessaria una completa transizione verso la
mobilità elettrica. A fine 2022 circa l'11% delle auto vendute a livello mondiale era elettrico. Gli Stati Uniti e l'Europa stanno varando politiche per la dismissione di
veicoli a combustione interna entro il 2035. Questa è una buona notizia per il clima del nostro pianeta perché le emissioni di CO2 dovute alle automobili e ai
camion con motori termici
costituiscono una percentuale importante delle emissioni totali. Molte malattie respiratorie, cardiovascolari e alcuni tipi di cancro sono associati all'inquinamento atmosferico
causato dai motori a combustione interna. Eliminando le polveri sottili e i gas come NO2 che escono dai tubi di scappamento dei veicoli a combustione interna, la qualità
dell'aria delle nostre città migliorerebbe significativamente e l'incidenza delle malattie prima indicate diminuirebbe. Anche le auto elettriche emettono polveri sottili dagli
pneumatici che si usurano a causa anche del peso maggiore del veicolo. Tuttavia, la quantità di queste polveri sottili è paragonabile se non
minore a quella prodotta dai veicoli a combustione interna.
I vantaggi ambientali e sulla salute umana dovuti al passaggio alla mobilità elettrica restano, quindi, elevati.
La Norvegia ci fornisce un esempio virtuoso.
In questo paese, circa l'80% delle auto vendute è completamente elettrico e un altro 10% è ibrido "plug-in". La rete elettrica è
alimentata da fonti rinnovabili, per il 91,8% è idroelettrica e per il 6,4% è eolica. Ebbene, tra il 2000 e il 2020, le emissioni di particelle inferiori a 2,5 micrometri
di diametro (particelle molto pericolose e note come PM2.5) sono crollate di quasi tre quarti. Secondo studi recenti, la mobilità elettrica porterebbe anche a una
diminuzione dell'inquinamento da ossidi di azoto, che causano infiammazioni polmonari e asma.
La sostituzione del motore a combustione interna con quello elettrico va fatta, semplicemente perché al momento è il miglior compromesso possibile per dare un contributo
significativo al miglioramento delle condizioni ambientali del nostro pianeta. La ricerca scientifica e tecnologica dovrà trovare soluzioni sostenibili per l'approvvigionamento di
metalli necessari per le batterie, per il loro smaltimento e riutilizzo e per i residui di penumatici rilasciati nell'ambiente. Certo spostarsi a piedi o in bicicletta
o con i trasporti pubblici quando possibile
contribuirebbe ancora di più al miglioramento della crisi ambientale del ventunesimo secolo. Tuttavia, se la mobilità fosse completamente elettrica anche i pedoni e i ciclisti
respirerebbero aria più pulita.
Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it) - Pubblicato il 25 febbraio 2023