Goal 10: Reduced Inequalities
Cari ragazzi della classe 1aD continuiamo il nostro approfondimento
degli obiettivi dello
sviluppo sostenibile. Dopo aver parlato del primo obiettivo da voi scelto
(Goal 4: Quality Education)
affrontiamo l'obiettivo 10 (Sustainable Development Goal 10: Reduced Inequalities).
Nello spiegare il perché della vostra scelta, avete scritto che
gli obiettivi 4 e 10 sono legati in quanto una società istruita è in grado di capire la diversità e di abbattere le diseguaglianze.
Avete colto nel segno!
Lo sviluppo sostenibile è realizzabile solo perseguendo tre grandi obiettivi che sono: 1) sviluppo economico, 2) inclusione sociale e
3) sostenibilità ambientale.
L'inclusione sociale è raggiungibile solo eliminando tutte le diseguaglianze.
Le diseguaglianze sono, invece, presenti a molti livelli. C'è diseguaglianza tra stati, tra popolazioni,
tra generi, tra ceti sociali e le discriminazioni sono ancora presenti, nonostante molti traguardi siano stati raggiunti rispetto al passato.
Concentriamoci adesso sulle diversità di reddito medio nel mondo. Lo studio della storia e della geografia
vi insegna che il mondo è diviso in paesi ad alto, medio e basso reddito.
Si va dai paesi che hanno un reddito procapite medio di 1000 dollari all'anno, basso
reddito, a quelli che hanno un reddito da 1000 a 13000 dollari all'anno, medio reddito, a quelli ad alto reddito, più di 13000 dollari all'anno:
Country Income Groups. Dalla mappa è evidente che l'Africa subsahariana e il sud-est asiatico sono le regioni povere del mondo.
Un miliardo di persone vive in queste regioni del mondo. Il primo obiettivo dello sviluppo sostenibile è proprio quello di abbattere la povertà in queste
zone. Il divario tra i paesi ad alto e quelli a basso reddito è così grande che non è assolutamente più procrastinabile un'azione
concreta di aiuto economico verso questi paesi. Non è certo una novità!
Obiettivo 10: "Diseguaglianze ridotte" Ridurre le diseguaglianze sia all'interno degli stati sia tra gli stati. |
Infatti, esiste il cosiddetto ODA (Official Development Assistance), un programma di aiuto economico per lo sviluppo dei paesi
poveri di cui si parla dal 1970. Secondo quanto stabilito, i paesi sviluppati dovrebbero dare lo 0,7 % del proprio prodotto interno lordo ai paesi in via di
sviluppo al fine di aiutarli a uscire dalla spirale della povertà. Osserva il grafico: Net ODA. Quali sono i paesi più virtuosi nel fornire
il loro aiuto ai paesi poveri? C'è l'Italia?
Osservate ora il grafico sottostante, che rappresenta il coefficiente di Gini. Si tratta di una misura statistica della diseguaglianza nel reddito medio
all'interno di ogni paese. In percentuale,
un coefficiente di Gini pari allo 0 % significa che tutti gli abitanti di quel paese hanno lo stesso reddito, massima uguaglianza.
Invece, un coefficiente di Gini pari al 100 % significa che il reddito del paese è in mano a un solo individuo, massima diseguaglianza. Quali sono i
paesi con maggiore eguaglianza sociale? E quali quelli con maggiore diseguaglianza? Gli economisti spiegano che alcuni paesi sviluppati sono caratterizzati da
diseguaglianze molto pronunciate che hanno radici profonde nella storia stessa del paese. In genere si tratta di paesi con un passato di schiavismo e
discriminazioni
razziali. Sai individuare nella mappa uno di questi paesi?
Gini Coefficient |
Prova a rispondere a questa domanda analizzando i grafici e portando degli esempi: i paesi con il più alto livello di istruzione sono anche quelli con minore
diseguaglianza? Scegli alcuni paesi e confronta i dati dell'istruzione con quelli del coefficiente Gini, riesci a trarre una conclusione? Usa i grafici di questo
approfondimento e di quello sull'obiettivo 4 (Goal 4: Quality Education).
Le diseguaglianze sono purtroppo molte, non c'è solo quella del reddito. Una società avanzata deve garantire uguali possibilità a tutti i suoi
cittadini. Le minoranze etniche, gli immigrati, le donne, i disabili sono spesso discriminati anche nelle società più avanzate. Prova ad
analizzare questi dati: 1) Gender Inequality Index: Table, 2) Gender Inequality Index: European Union. Quali sono i paesi con minore
discriminazione di genere? E quali quelli con maggiore discriminazione di genere?
In biologia la diversità delle popolazioni è la materia prima dell'evoluzione. Senza diversità una specie è destinata all'estinzione.
Nelle popolazioni umane la diversità è importante non solo dal punto di vista biologico, ma anche da quello culturale e sociale. Per esempio,
in ambito scientifico si cerca di costruire gruppi di ricerca che siano il più possibile rappresentativi della diversità umana perché si
ritiene che i risultati scientifici possano essere migliori (Science benefits from diversity). La diversità rappresenta quindi una
ricchezza biologica, culturale ed economica. Il valore della diversità è riconosciuto a molti livelli e affinché le nostre società
riescano ad abbattare tutte le diseguaglianze è necessario riconoscere il valore aggiunto dell'essere diversi.
La società sostenibile del futuro sarà quella più diversa!
Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)