150 anni fa nasceva Marie Skłodowska Curie

Cari ragazzi studiando fisica quest'anno non possiamo non ricordare Marie Skłodowska Curie. Lo scorso 7 novembre 2017 la comunità scientifica ha ricordato i 150 anni dalla nascita di questa straordinaria scienziata. Marie Curie è tra le quattro persone che hanno vinto ben due premi Nobel, uno per la fisica nel 1903 e uno per la chimica nel 1911. La sua vita è un esempio di emancipazione femminile e il suo lavoro ha rappresentato una pietra miliare per la scienza.
Marie nacque a Varsavia, nella Polonia occupata dai Russi. Era una studentessa brillante, ma era donna e non poteva accedere ad un'educazione superiore. Così si iscrisse alla Floating University, un'associazione segreta che aiutava i giovani polacchi a studiare quando non potevano permetterselo. Marie iniziò a risparmiare soldi, lavorando come governante e si trasferì a Parigi per poter continuare gli studi nella prestigiosa Università della Sorbonne. Non aveva soldi neanche per comprarsi il cibo. Mangiava pane e beveva tè, ma nonostante tutto si laureò in fisica e matematica. Alla Sorbonne conobbe Pierre Curie, anche lui fisico e matematico. Si innamorarono e si sposarono. Formavano una coppia nella vita e nel lavoro e insieme inziarono a collaborare con un altro grande fisico Antoine Henri Becquerel.

Marie Skłodowska (Varsavia, 7 novembre 1867 - Passy, 4 luglio 1934)
(da Wikipedia)

Nel 1886 Antoine Henri Becquerel aveva scoperto che l'uranio emetteva spontaneamente misteriosi raggi, chiamati per questa origine ignota, raggi X. I raggi X avevano la capacità di impressionare lastre fotografiche. I coniugi Curie dimostrarono che anche un altro elemento, il torio, aveva la stessa proprietà. Marie capì che la radiazione emessa dipendeva solamente dalla quantità di materiale presente e che, quindi, doveva essere una proprietà fondamentale di questi atomi. Ma l'idea era rivoluzionaria e contrastava con quella accettata dai più secondo cui gli atomi erano indivisibili. Per Marie era chiaro che quelle radiazioni dovevano provenire dall'interno dell'atomo! Per spiegare il fenomeno, i coniugi Curie studiarono un minerale chiamato "pechblenda" (blenda picea), un termine usato dai minatori tedeschi per indicare l'uraninite, la principale fonte di uranio. Questo minerale emetteva una quantità enorme di radioattività che non poteva essere dovuta solo all'uranio presente. Dovevano esserci altri elementi che emettevano radiazioni. Furono così scoperti altri due elementi radioattivi, il polonio (da Polonia, la patria di Marie) e il radio (dalla parola latina "radium"= raggio). Questa tendenza spontanea ad emettere radiazioni era propria di diversi elementi chimici. I coniugi Curie la chiamarono "radioattività", la proprietà per la quale alcuni atomi emettono spontaneamente radiazioni ionizzanti trasformandosi in altri elementi più stabili, fenomeno noto come decadimento radioattivo. Nel 1902, da tonnellate di pechblenda, i Curie estrassero un decimo di grammo di radio, compiendo un'impresa straordinaria per quell'epoca. L'anno successivo, Henri e Pierre furono nominati per il premio Nobel, ma Pierre sostenne strenuamente anche la candidatura della moglie Marie. Così tutti e tre furono insigniti del premio Nobel per la fisica nel 1903 per la scoperta della radioattività. Marie divenne la prima donna ad ottenere il premio Nobel. Sfortunatamente, nel 1906 Pierre morì tragicamente schiacciato da un carro trainato da cavalli mentre attraversava la strada. Marie, devastata dal dolore, si immerse nel suo lavoro, diventando la prima donna professore alla Sorbonne. Il suo lavoro continuò a produrre grandi risultati scientifici e nel 1911 ottenne il premio Nobel per la chimica per aver scoperto il polonio e il radio e per aver estratto uranio puro. È la sola persona ad aver vinto due premi Nobel in due scienze differenti.

The genius of Marie Curie

Le scoperte di Marie Curie rivoluzionarono la medicina grazie all'impiego dei raggi X. Durante la prima guerra mondiale, lei stessa organizzò la prima unità mobile di radiologia e studiò gli effetti delle radiazioni sui tumori. La sua completa dedizione agli studi sulla radioattività le costò purtroppo la vita. Marie morì nel 1934 per una malattia al midollo osseo, molto probabilmente dovuta all'elevata esposizione alle radiazioni. La ricerca rivoluzionaria di Marie Curie ha avuto ricadute straordinarie in fisica nucleare, in medicina, in oncologia e nello sviluppo della tecnologia. La radioterapia per la cura dei tumori è sicuramente una della applicazioni più importanti delle scoperte di Marie Curie. La figlia maggiore di Marie e Pierre vinse il premio Nobel per la chimica nel 1935 insieme al marito, mentre la figlia minore fu una scrittrice e ambasciatrice dell'UNICEF in Grecia. Tutti gli appunti di Marie sono conservati in apposite scatole piombate. Chiunque voglia consultarli deve indossare abiti protettivi contro le radiazioni che emettono a causa delle contaminazioni con elementi radioattivi avvenute durante il lavoro della grande scienziata.

Referenze

The genius of Marie Curie

Marie Curie (Wikipedia)

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)