La fionda gravitazionale: "cose difficili"...

Cari ragazzi è con grande piacere che vi parlo della fionda gravitazionale, approfondimento richiesto da Raffaele Helo, che evidentemente non si accontenta delle semplici spiegazioni per quattordicenni, ma vuole "cose difficili". Per accontentare Raffaele ho chiesto aiuto ad un fisico. Prima di immergerci però nella fisica, leggiamo insieme questo stralcio ripreso dal libro "2001 Odissea nello Spazio", di Arthur C. Clarke, un capolavoro della fantascienza.
"Simile ad una palla su un tavolo da biliardo cosmico, la Discovery era rimbalzata sul campo gravitazionale in movimento di Giove, aumentando il proprio momento dopo l'impatto. Senza ricorrere ad alcun carburante era riuscita ad accrescere la propria velocità di parecchie migliaia di chilometri all'ora. Eppure non vi era stata alcuna violazione delle leggi della meccanica; la natura pareggia sempre i propri registri, e il momento di Giove era diminuito esattamente di tanto quanto aveva guadagnato la Discovery. Il pianeta era stato rallentato, ma, essendo la sua massa un sestilione di volte più grande di quella della nave, il mutamento della sua orbita rimaneva di gran lunga troppo piccolo per poter essere percepito. Non era ancora giunta l'epoca in cui l'uomo avrebbe potuto lasciare il proprio segno sul sistema solare".
Avete capito cosa è successo all'astronave Discovery? Se la risposta è negativa non vi resta che leggere un po' di fisica...

Disegno realizzato da Simone Pacetti.
Pronti? Cliccate qui: Fionda gravitazionale.

Referenze

Testo realizzato in collaborazione con Simone Pacetti.

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)