Inquinamento globalizzato

Cari ragazzi questo approfondimento è dedicato a Michele Bellucci e Victoria Kuczynska perché il primo ha amato la matematica fin dal primo momento e la seconda si è appassionata strada facendo!
In questo approfondimento parliamo di inquinamento perché le notizie riportate da Nature nel marzo del 2017 non sono buone. Ogni anno milioni di persone muoiono per malattie causate dall'inquinamento dell'aria. Questo tipo di inquinamento, i cui effetti sono stati spesso sottovalutati, non è dovuto esclusivamente alle attività antropiche che si svolgono in un determinato luogo, ma anche a contaminanti dell'aria che vengono da lontano. È chiaro ormai che il commercio globale sta contribuendo non solo all'inquinamento locale nelle zone di produzione dei beni, ma anche ad un aumento delle emissioni nocive nelle zone in cui i beni vengono consumati. Questa è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori che hanno analizzato il fenomeno su scala planetaria. Infatti, nello studio pubblicato lo scorso marzo, gli scienziati hanno stimato le morti premature causate dal particolato fine, noto come PM2,5, dovuto alla produzione e al consumo di merci in varie regioni del mondo, trasportato dall'atmosfera. Per PM2,5 si intende materiale particolato diffuso nell'atmosfera caratterizzato da particelle con diametro minore o uguale a 2,5 μm. Gli scienziati hanno stimato che circa il 90 % delle morti dovute all'inquinamento dell'aria è provocato proprio dalle particelle PM2,5. Leggendo vi renderete conto che i risultati di questo studio sono impressionanti.

Relazione tra inquinamento dell'aria e morti premature.
(Ripreso da Zhang et al., 2017, http://www.nature.com/nature/journal/v543/n7647/images/nature21712-f3.jpg)

È stato calcolato che quasi 3 milioni e 450 mila morti premature nel 2007 sono state causate all'inquinamento da PM2,5. Il 12 % circa di queste morti è dovuto a inquinanti prodotti in un luogo diverso da quello in cui sono avvenuti i decessi, mentre un 22 % è associato a merci prodotte nella regione dei decessi, ma destinate ad essere trasportate in altri luoghi. Insomma, girano le merci e anche le morti associate!
Per esempio, l'inquinamento da PM2,5 prodotto in Cina è legato a più di 64800 morti premature in altre regioni del mondo. Tra queste ci sarebbero circa 3100 morti in Europa occidentale e negli Stati Uniti. D'altro canto il consumo di beni in Europa e negli Stati Uniti è legato a più di 108600 morti premature in Cina. Il commercio internazionale non permette solo un facile scambio di merci, ma anche di una buona dose di inquinamento!
Fino a qualche tempo fa, si pensava che l'inquinamento dell'aria fosse un fenomeno locale da affrontare con politiche e misure regionali. Leggendo, però, questi risultati, è facile capire che non è così.
Gli scienziati hanno usato dati relativi alle emissioni di particolato fine, allo scambio commerciale tra i vari paesi e al consumo di beni e servizi provenienti da tutto il mondo. Hanno poi utilizzato un modello, chiamato MRIO (Multi-Regional Input-Output), che stima l'impatto ambientale degli scambi econonomici tra i paesi. Questi dati sono stati successivamente integrati con quelli medici. Sono state considerate alcune malattie note per essere legate all'inquinamento dell'aria, come per esempio l'ischemia, l'ictus, il cancro al polmone, e mediante analisi epidemiologiche e statistiche, le morti premature causate da queste malattie sono state correlate con i dati sulla qualità dell'aria.

Mortalità nel 2007 dovuta all'inquinamento in aria da PM2,5.
(Ripreso da Zhang et al., 2017, http://www.nature.com/nature/journal/v543/n7647/images_article/nature21712-f1.jpg)

I paesi più sviluppati come gli Stati Uniti, l'Europa Occidentale e l'Asia orientale sono esportatori, non solo di beni di consumo, ma anche di inquinamento. Come se ce ne fosse ancora bisogno, questo studio mette in evidenza che l'inquinamento è un fenomeno globalizzato e in espansione e che le politiche individualiste dei singoli stati non sono adatte ad affrontare e risolvere il problema, mentre invece, è sempre più necessario un piano lungimirante e globale.
Osserviamo la situazione del nostro paese. Guardate nelle figure i "colori" dell'Italia. Ebbene, vi accorgerete che la nostra aria è inquinata perché inquiniamo e riceviamo anche l'inquinamento "degli altri". Anche in Italia ci sono migliaia di morti all'anno per le particelle inquinanti dell'aria. Da un po' di tempo se ne parla e si fanno domeniche senza auto nelle grandi città. Secondo voi serve a qualcosa? Leggete, informatevi e fatevi una vostra idea. Così magari se un giorno vi chiederanno di votare pro o contro una fonte energetica alternativa, farete la scelta giusta...

Referenze

Zhang Q. et al. (2017) Transboundary health impacts of transported global air pollution and international trade. Nature, 543: 705-709.

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)