L'ex-pianeta visto da vicino

Cari ragazzi le immagini arrivate dai confini del nostro sistema solare grazie alla sonda New Horizons sono sicuramente una delle emozioni scientifiche da ricordare del 2015! La missione New Horizons è partita il 19 gennaio 2006. Il 14 luglio del 2015 ha raggiunto Plutone dopo aver percorso circa 5 miliardi di chilometri ad una velocità di 50000 km/h. Dopo averci inviato informazioni straordinarie sull'ex-pianeta e i suoi satelliti, sta proseguendo verso la fascia di Kuiper, la fascia di asteroidi da cui derivano le comete.
Dopo nove anni di viaggio la sonda è arrivata ad appena 12500 km da Plutone, lontano dalla Terra più di 32 volte la distanza Terra-Sole. Le informazioni che sono arrivate da Plutone sono state subito grandiose: montagne alte più di 3500 m, un'atmosfera tutta da scoprire, un ex-pianeta geologicamente attivo. È già, ex-pianeta...
Plutone fu scoperto solo nel 1930 dall'astrofilo dilettante americano Clyde Tombaugh, che, per spiegare le perturbazioni dell'orbita di Nettuno descritte da alcuni astronomi "di mestiere", guardò bene il cielo stellato e scoprì un nono pianeta. Successivamente gli astronomi scoprirono che le perturbazioni di Nettuno in realtà non c'erano e quindi Plutone era stato scoperto per caso! Poi, nel 2006, fu declassato a pianeta nano: per le sue piccole dimensioni (ha una massa che è lo 0,22 % di quella terrestre e la sua superficie è inferiore a quella del Sud America), per il fatto che Caronte, un suo satellite, ha un diametro superiore alla metà del suo e per la sua orbita irregolare. Pensate ci mette quasi 248 anni terrestri per orbitare intorno al Sole!

Posizione della sonda New Horizons il 22 maggio 2016.
( La posizione della sonda in tempo reale)

New Horizons, partito poco prima che Plutone venisse declassato a pianeta nano, è una specie di prisma a base triangolare molto schiacciato, paragonato ad un pianoforte. Ha una massa di 465 kg e contiene una fotocamera digitale, spettrometri che "vedono" l'infrarosso, l'ultravioletto, il vento solare, il plasma, strumenti per l'analisi di particelle ad alta energia, di emissioni radio, della polvere spaziale. Per funzionare ha bisogno di 180 Watt, forniti da un generatore RTG (generatore termoelettrico a radioisotopi), cioè un generatore nucleare. Infatti, è troppo lontano dal Sole per sfruttare celle fotovoltaiche. Un suo messaggio viene ricevuto a Terra dopo 4,5 ore dall'invio.
Plutone ha cinque satelliti naturali: Caronte, Notte, Idra, Stige e Cerbero. Caronte è poco più piccolo di Plutone stesso e infatti i due corpi orbitano "insieme" ruotando uno intorno all'altro. Plutone ha un'atmosfera molto estesa (1600 km). Questa è costituita per il 98 % di azoto, che però sfugge continuamente all'attrazione di Plutone disperdendosi nello spazio e non si sa come venga sostituito, mentre vicino alla superficie ci sono nebbie generate dai raggi ultravioletti e dal metano presente.

Plutone e Caronte.
(https://www.nasa.gov/sites/default/files/thumbnails/image/nh-pluto-charon-v2-10-1-15.jpg)

Grazie alle immagini inviate da New Horizons, gli scienziati hanno potuto osservare pianure relativamente giovani su Plutone. Potrebbero avere non più di 100 mila anni e l'attività geologica sembra essere ancora in corso. La temperatura è intorno ai 40 K, cioè circa -230 ºC, quindi le pianure sono ghicciate e il ghiaccio è probabilmente in movimento. Ci sono montagne di ghiaccio, alte fino a 3500 m e una catena montuosa con vette tra i 1000 e i 1500 m. C'è metano ghiacciato e sono stati osservati anche crateri molto antichi. Su Caronte sono stati visti strapiombi, voragini e canyon profondi anche 9 km! Ma se Caronte sembra inerte dal punto di vista geologico, Plutone è sorprendente. Sono stati evidenziati fenomeni di criovulcanesimo, eruzioni di acqua, ammoniaca e composti del metano che condensano molto velocemente una volta esposti al freddo di Plutone. I ghiacci d'acqua e d'azoto solido non sono distribuiti uniformemente sulla sua superficie a testimonianza di processi geologici passati e presenti. I satelliti Stige, Notte, Cerbero e Idra hanno forma allungata, sono coperti probabilmente di ghiaccio e ruotano molto rapidamente, come conseguenza della loro formazione dopo l'impatto che generò Plutone e Caronte.
Non è emozionante fare studi di geologia a cinque miliardi di chilometri di distanza?!!! E non è finita. Ora ci aspetta la sconosciuta fascia di Kuiper!

Referenze

Magliocco P. (2015) A tu per tu con il pianeta nano. Science Magazine. La scienza in classe. Pearson, Imparare Sempre, 7: 2-5.

Primi articoli pubblicati sui risultati di New Horizons.

New Horizons mission 1 (NASA)

New Horizons mission 2 (NASA)

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)