Come nasce un oceano

Prima di leggere questo approfondimento ammirate le bellissime foto scattate da Eitan Haddok (The birth of an ocean in the hottest desert on Earth)... Poi rispondete a questa domanda: "Se non aveste visto degli uomini nelle foto avreste mai detto che si tratta della superficie del nostro pianeta?"

Camini idrotermali, geyser e sorgenti di acqua calda nel cratere di Dallol nella depressione dell'Afar
(http://lescienze.espresso.repubblica.it/multimedia/home/5320364/3/8)

La deriva dei continenti non è certo qualcosa del passato...e in nessun luogo della Terra meglio che in Africa orientale si può assistere all'evento "in diretta"! La depressione dell'Afar segna il confine settentrionale della Rift Valley, una zona lunga 3500 km caratterizzata da un'intensa attività tettonica che sta letteralmente spaccando in due il continente africano. La Rift Valley è una zona di frattura che parte dall'estremità meridionale del Mar Rosso e passa attraverso Eritrea, Etiopia, Kenya, Tanzania e Mozambico. In questa zona la crosta terrestre viene stirata sempre di più dalla spinta del magma sottostante. La crosta in alcuni punti diventa così sottile da spaccarsi e queste fessure vengono poi allargate dalla lava che fuoriesce dal sottosuolo.

http://lescienze.espresso.repubblica.it/multimedia/home/5320364/1/1

Grazie a questa attività tettonica, nel nord-est dell'Etiopia, in uno dei deserti più aridi della Terra, i geologi possono assistere alla nascita di un nuovo oceano. Questa zona si sta separando lungo due direzioni e la crosta terrestre qui si assottiglia sempre di più. Sotto la depressione dell'Afar lo spessore è di 20 km, meno della metà dello spessore originale e alcuni punti si trovano 100 m sotto il livello del mare. E' come se si trattasse già di un fondale oceanico che aspetta di essere inondato dalle acque del Mar Rosso, separate dalla depressione solo da basse colline.
La depressione dell'Afar è quindi terribilmente vicina all'interno incandescente della Terra e l'intera regione è sede di un'attività vulcanica, sismica e idrotermale di notevole intensità. Secondo i geologi nel giro di un milione di anni questa spettacolare trasformazione geologica si completerà con l'inondazione della regione da parte delle acque del Mar Rosso. Per ora, come ci racconta l'autore, questo futuro fonadale marino è un paesaggio bruciato dove la lava soffoca la vegetazione, il calore infernale fa bollire l'acido, formazioni inquietanti emettono fumi tossici e i residui salini multicolori di antichi inondazioni forniscono ai nomadi una preziosa merce da esportare.

http://lescienze.espresso.repubblica.it/multimedia/home/5320364/1

Il vulcano Erta Ale è il punto più alto della depressione ed erutta lava basaltica come quella che fuoriesce dalle dorsali oceaniche. Infatti un rift è l'equivalente sulla terraferma di una dorsale oceanica, cioè una catena di vulcani sottomarini che producono nuovo fondale. In cima all'Erta Ale c'è un lago di lava permanente alla temperatura di più di mille gradi dove blocchi di basalto galleggiano come se fossero degli iceberg. Ogni tanto il calore del mantello non è tale da mantenere la lava fusa e si forma una superficie di crosta nera..."lava congelata" in attesa di essere nuovamente fusa.
Un altro spettacolare cratere della zona, il cratere Dallol, si trova a 100 km più a nord dell'Erta Ale e qui il magma ribolle letteralmente sotto la superficie creando un paesaggio multicolore di zolfo giallo, ferro rosso-arancione e acqua calda che riflette le mille sfumature colorate del paesaggio circostante. Quando l'acqua evapora lascia cristallizzata, nelle più svariate forme, una grande quantità di sali diversi che rendono il paessaggio meraviglioso ma estremamente inospitale.
Le forme di vita residenti in questo inferno sulla Terra sono solo quelle microbiche capaci di adattarsi anche alle condizioni più impervie.

Strati di sale alternati a sedimenti marini di colore rosso.
(http://lescienze.espresso.repubblica.it/multimedia/home/5320364/3)

La nascita di un oceano non è un evento che avviene da un giorno all'altro. La crosta di questa regione si sta assottigliando da 30 milioni di anni e il livello del mare ha subito oscillazioni provocando periodiche inondazioni. Circa 80.000 anni fa, l'ultima inondazione portò le acque del Mar Rosso a scavalcare le colline che le separano dalla depressione dell'Afar inondando la regione e scavando profonde gole. Poi il livello delle acque si abbassò di nuovo, l'acqua residua evaporò lasciando sculture di sale e strati alternati di sali e sedimenti marini.
Noi abbiamo la fortuna di vivere nel momento in cui questo straordinario fenomeno geologico è in corso e ringraziamo di cuore il coraggioso autore Eitan Haddok che, con i suoi meravigliosi scatti, ci ha affascinati.

Referenze
Eitan Haddok (2008) Nascita di un oceano. Le Scienze 484: 91-97.

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)