Estremo. Le Macchine della Conoscenza.
Cosa ne pensano i "magnifici sette"!!!

Lo scorso 9 dicembre abbiamo visitato insieme la mostra di fisica: Estremo. Le Macchine della Conoscenza. Dopo esserci preparati alla mostra in classe (Ecco cosa ci aspetta il 9 dicembre...), siamo partiti molto motivati ed ecco qui riassunte le vostre impressioni.

Estremo. Le Macchine della Conoscenza.
(La locandina della mostra).

Iniziamo con Jai, che purtroppo non è potuto venire, ma ha voluto per forza (!!!) scrivere questa presentazione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che ha allestito la mostra. Forza Jai, parlaci dell'INFN:

JAI: "L'INFN è un istituto di ricerca italiano che si occupa di fisica nucleare, subnucleare e astroparticellare. L'istituto è organizzato in laboratori e sezioni. Le sezioni fanno capo a 20 dipartimenti universitari e rappresentano il collegamento tra INFN e università. I laboratori sono invece 4 e le loro sedi sono a Catania, Frascati, Legnaro e al Gran Sasso.
I laboratori ospitano grandi apparecchiature messe a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale. A Frascati, per esempio, c'è il collisore elettroni-positroni. L'INFN conta circa 5300 dipendenti, tra i quali ci sono anche molti giovani borsisti e dottorandi.
L'introduzione alla mostra mi è sembrata molto interessante e mi è dispiaciuto non essere stato presente alla visita.
"

Non ti preoccupare Jai, puoi sempre dare una letta al racconto della visita scritto dai tuoi compagni. Eccolo qui.

CHANDRA: "Ho imparato che noi siamo continuamente investiti da una specie di radiazioni che provengono dall'alto. Per vederle, però, servono strumenti sofisticati. Poi ho capito che vicino Ginevra c'è un laboratorio internazionale dove si studiano particelle che si scontrano. Per me la visita è stata molto interessante e mi sono sembrati molto ben organizzati."

Hai ragione, Chandra, sono proprio ben organizzati!!! Vediamo cosa ha da dirci Nicola.

NICOLA: "Nell'introduzione alla mostra ci hanno spiegato cosa è la materia e ci siamo soffermati sui milioni di particelle al secondo che investono il nostro corpo. Siamo poi entrati in una stanza dove c'erano diversi esperimenti interattivi, nel primo abbiamo visto come la distanza influisca sulla nostra visione dei fatti, nel secondo come funziona un acceleratore di particelle, ed eravamo noi ad accelerare i protoni virtuali; il terzo mostrava come un corpo possa curvare lo spazio per effetto della sua massa e infine il quarto ci ha permesso di capire come con i raggi x si possa vedere attraverso la materia. Infine siamo usciti e abbiamo giocato con macchinine ad energia solare. L'esperienza mi è piaciuta molto perché mi piace la fisica, però spero di non essere interrogato su quello che ho visto."

Come no? E altrimenti perché ci siamo andati??? Scherzo...Ora tocca a Joshua.

JOSHUA: "Questa mostra è stata molto educativa dal punto di vista scientifico perché ci hanno spiegato cose che nessuno sapeva con certezza. Ho imparato diverse cose: cosa succede dentro al tubo dell'acceleratore di particelle, cosa fanno i fisici, cosa succede quando due protoni si scontrano e anche quanto sia semplice, ma al tempo stesso complicatissima la rete internet. Riguardo all'energia hanno approfondito solo cose che sapevamo, tipo le energie alternative e che l'uomo esagera nel consumo di energia. E' stata una bella esperienza. Comincio ad apprezzare la fisica, certo non fino ad "amarla", ma comunque non la odio più."

E che gran soddisfazione leggere che Joshua non odia più la fisica!!! E tu Egersi che ne pensi della visita?

EGERSI: "All'inizio abbiamo parlato di raggi cosmici, che ci colpiscono ogni istante anche se noi non ci accorgiamo. Questi raggi provengono dallo spazio e ci sono da sempre. Alla mostra c'era un sistema che produceva un segnale quando veniva attraversato da questi raggi. Poi abbiamo visto che se si scontrano due particelle, come negli acceleratori, se ne producono molte altre. C'era poi un esperimento interattivo che ci ha fatto capire come lo spazio si può curvare se ci mettiamo della materia. E ancora abbiamo visto come funzionano i raggi X e a cosa servono. Infine abbiamo fatto la cosa più divertente, cioè giocare con le macchinine che andavano ad energia solare. La gita è stata fantastica e mi sono piaciuti molto gli argomenti di fisica."

Lo sapevo che le macchinine avrebbero catturato la vostra attenzione!!! E Alice che impressione ha avuto?

ALICE: "La mostra riguardava alcune macchine complicatissime che vengono utilizzate per studiare come è fatto il nostro Universo. Da questa mostra sono riuscita a capire cosa significa avere la passione per la scienza. Ho capito che per costruire una di queste macchine hanno impiegato ben 20 anni e che questa macchina serve a far scontrare tra di loro molte particelle e produrre così molte nuove particelle. Mi sono piaciute molto anche le macchinine ad energia solare. La mostra mi è piaciuta molto perché è stato come vedere un film in 3D. Insomma ho trascorso proprio una fantastica mattinata e mi sono appassionata alla scienza."

Bene, questo era proprio l'obiettivo della visita!!! E infine leggiamo cosa ha scritto Sofia.

SOFIA: "Appena entrati abbiamo visto una scatola a forma di parallelepipedo che ci ha permesso di vedere le tracce dei raggi cosmici, ogni tre secondi circa. Questi raggi esistono dall'origine dell'Universo e non sono dannosi. Abbiamo poi visto un filmato in cui si vedeva la stazione spaziale orbitante, un esperimento subacqueo e un altro in un deserto sudamericano. Poi abbiamo visto una stanza in cui un "reticolo di maglia" veniva deformato quando si entrava, una riproduzione del big bang, cosa sono e come si possono usare i raggi X, un filmato sull'esperimento LHC di Ginevra e alcune macchinine che andavano ad energia solare. Ho imparato che esistono i raggi cosmici, che lo spazio si può modellare, che sotto Ginevra è stato scavato un tunnel lungo 27 km con dentro macchine alte quanto palazzi di 7-8 piani e in cui sono stati creati i punti più freddo e più caldo dell'Universo. Anche se quest'ultima cosa mi è sembrata strana; infatti non conosciamo tutto l'Universo, quindi come si fa a dire che abbiamo raggiunto le temperature più alte e più basse? Semmai possiamo dire dell'Universo conosciuto. Non ho capito cosa c'entravano le macchinine ad energia solare. La mostra è stata interessante ma avrei da ridire sul riscaldamento. La temperatura all'interno era troppo alta, alta ad un punto tale da provocarmi un forte mal di testa che non mi ha permesso di prendere appunti sia scritti che mentali e ciò mi ha comportato alcune difficoltà nello scrivere questa relazione. Ma oltre a questo, l'ho trovato un eccessivo consumo e quindi spreco di petrolio, e visti tutti i problemi di inquinamento, direi che si poteva anche abbassare il riscaldamento."

E poi con tutto quello che costa!!! Cara Sofia riferirò agli organizzatori!!!

Come sempre ho trovato i commenti di voi quattordicenni molto divertenti. Ci sono inoltre alcuni spunti interessanti da cui partire per una bella discussione in classe. Quello che, però, mi ha gratificato di più è leggere che in qualche modo vi siete appassionati alla scienza. E anche se la parola è forse esagerata, l'obiettivo della visita era proprio quello di interessarvi alla bella storia della scienza moderna. Speriamo che la passione duri...

Referenze
Sito della mostra: Estremo. Le macchine della conoscenza.

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)