Il cancro: ce la faremo a sconfiggerlo?

Lo scorso 19 febbraio 2012 è morto all'età di 97 anni Renato Dulbecco. Un italiano che ci rende orgogliosi di essere tali, ma che purtroppo ha lavorato prevalentemente negli USA, come succede spesso ai grandi scienziati di casa nostra. Renato Dulbecco ha vinto il premio Nobel nel 1975 per le sue scoperte sui virus capaci di indurre tumori nell'uomo. E' stato uno dei pionieri della ricerca sulle basi genetiche del cancro e nel 1986 lanciò l'idea del progetto genoma, grazie al quale sono state lette tutte le lettere del nostro DNA. I suoi colleghi del Salk Institute, in California, lo ricordano come una persona generosa e capace di condividere il suo talento e le sue conoscenze..."His contributions as a scientist and as a person really helped make the world a better place". E vista l'urgente necessità di persone capaci di rendere migliore questo nostro mondo, cari ragazzi, prendete Dulbecco come un modello da seguire.
Vi riassumo qui un recente articolo che fa il punto delle conoscenze sul cancro, la malattia al cui studio Dulbecco ha dedicato la sua vita.

Ricordo del Prof. Dulbecco, Salk Institute Press.
(http://salk.edu/images/faculty/Dulbecco_R.jpg).

Il cancro è una malattia che esiste dai tempi dei tempi. Ossa fossilizzate di dinosauri e scheletri umani di 2700 anni fa, testimoniano come animali e uomini soffrivano di questa malattia fin dall'antichità. Il famoso medico greco Ippocrate fu il primo a usare il termine "granchio" per descrivere questa malattia, forse perché i tumori vascolarizzati gli ricordavano un granchio con le sue numerose zampe! Ma l'incidenza dei tumori è aumentata in maniera drammatica nel secolo scorso. Due sono le ragioni principali: 1) l'allungamento della vita media e 2) l'aumentata esposizione a fattori cancerogeni.
In un secolo la vita media è aumentata di circa 30 anni e, dato che il cancro è una malattia della vecchiaia, è oggi molto più probabile che un uomo viva un tempo sufficiente per svilupparlo (se siete interessati leggete questo approfonidmento: Evoluti per il cancro?)
La maggiore difficoltà nella strada verso la cura del cancro sta nel fatto che non si tratta di una malattia ma di centinaia di malattie diverse. Ci sono tumori solidi (come quelli ai polmoni e al seno) e tumori liquidi (come le leucemie). Se la prima cellula cancerosa è quella di un linfonodo si parla di linfoma, se è una cellula gliale del cervello si parla di glioma. L'elemento comune a tutti i tipi di tumore è l'origine genetica della malattia: cioè mutazioni del DNA. Normalmente il ciclo cellulare è finemente regolato, ma nel caso delle cellule tumorali, alcune mutazioni determinano una proliferazione incontrollata e indefinita che porta non solo alla crescita di una massa tumorale in un determinato organo (tumore benigno), ma anche, purtroppo, alla formazione di metastasi. Ovvero il tumore si vascolarizza e diffonde cellule tumorali in altri organi del corpo diventando maligno e invasivo.
I geni che, se mutati, provocano il cancro sono quelli che regolano il ciclo cellulare, la divisione e i sistemi di correzione del DNA e la morte cellulare. Per esempio in metà dei tumori c'è una mutazione del gene chiamato p53, che normalmente dice ad una cellula quando è ora di terminare la divisione cellulare e in una tumorale, non funzionando più, non può più bloccare la divisione della cellula, che quindi si riproduce senza controllo.
Le mutazioni possono avere cause diverse: si possono verificare casualmente per un errore di copiatura del DNA, oppure per l'esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici che alterano il DNA cellulare. Ci vogliono diversi anni prima che un numero sufficiente di mutazioni si accumuli nel DNA provocando la trasformazione tumorale e questo spiega perché il cancro sia spesso una malattia della vecchiaia.

Le caratteristiche delle cellule cancerose:

1) resistenza alla morte cellulare;
2) mantenimento dei segnali di proliferazione;
3) elusione dei soppressori della crescita;
4) attivazione di processi invasivi (metastasi);
5) proliferazione cellulare indefinita;
6) induzione dell'angiogenesi (formazione di vasi sanguigni).

(Ripreso da: Douglas Hanahan and Robert A. Weinberg (2011) Hallmarks of cancer: the next generation. Cell, 144: 646-674.).

Alla fine del '700 un medico inglese di nome Percivall Pott si rese conto che gli spazzacamini sviluppavano tumori allo scroto a causa della fuliggine con cui venivano a contatto quotidianamente. Si proibì ai minori di 16 anni di diventare spazzacamini, di lavorare a torso nudo e si imposero regole per una migliore igiene personale dopo la pulizia di una canna fumaria. Ebbene i casi di tumore tra gli spazzacamini diminuirono drasticamente.
Oggi sappiamo che molti sono i fattori cancerogeni, cioè che provocano il cancro: radiazioni ionizzanti, raggi X, raggi gamma, radiazioni UV. Questi appena citati sono i cosiddetti fattori fisici. In realtà esistono molti agenti chimici, virus, disfunzioni ormonali che risultano essere mutageni, cioè provocano mutazioni nel nostro DNA, determinando le prime fasi della trasformazione tumorale delle nostre cellule. Recentemente si è stimato che il 30 % dei tumori ha come causa il tabacco, un altro 30 % gli ormoni, un 20 % l'alimentazione e poi agenti infettivi, fattori fisici, fattori ereditari e inquinamento contribuiscono ognuno per il 5 %.
Riflettete ragazzi su quanto sto per dirvi: il fumo è tra le prime cause di tumore. Il tabacco contiene circa 250 sostanze chimiche potenzialmente dannose, di cui 69 sono mutageni accertati. Alcuni scienziati hanno analizzato il genoma di una cellula tumorale di polmone contando ben 23000 mutazioni dovute al tabacco! Hanno stimato che un fumatore accumula una mutazione nel proprio DNA ogni 15 sigarette fumate!!!
La chirurgia, la radio e chemioterapia sono i trattamenti più diffusi nel combattere il cancro. Nel primo caso si asporta la massa tumorale, e negli altri due casi si uccidono le cellule in rapida divisione, come sono quelle tumorali. Tuttavia questi trattamenti non si sono, purtroppo, dimostrati efficaci in una percentuale consistente di casi. Per non parlare poi degli effetti devastanti della radio e chemioterapia, che portano all'uccisione indiscriminata anche di cellule del midollo osseo, dei follicoli piliferi e di tutti quelle cellule che si dividono normalmente nel nostro organismo. Gli scienziati hanno quindi capito che il modo per ottenere cure efficaci è caratterizzare le mutazioni genetiche che sono alla base di ogni tipo di tumore e progettare farmaci tumore-specifici capaci di bloccare l'azione del gene mutato. Ciò ha portato ai primi successi nel caso del tumore al seno e della leucemia mieloide cronica. Grazie a questi farmaci biotecnologici, il 90 % delle persone colpite da questi tumori riesce a sopravvivere. Ogni tipo di tumore richiede quindi uno studio specifico per poter essere combattuto e sconfitto. I ricercatori non hanno ancora identificato tutte le proteine mutate coinvolte e inoltre sembra che le cellule tumorali siano in grado di formare cellule tumorali staminali capaci di generare dividendosi nuove cellule tumorali in maniera indefinita.

Incidenza di cancri invasivi negli USA dal 1975 al 2008.
(Ripreso da Dunn, 2012).

Si può fermare il cancro prima che si sviluppi? La prevenzione è sicuramente possibile. Evitiamo quindi di esporci a fattori cancerogeni!!! Primo fra tutti, il fumo. Spero che nessuno tra voi "piccoli" lettori fumi e spero che non lo farete mai. Fumare provoca il cancro e fa male al cervello!!!
Ci sono tuttavia fattori cancerogeni che non è così facile evitare. E in questo caso gli scienziati ci vengono incontro. Per esempio il virus HPV, il virus del papilloma umano, si contrare con i primi rapporti sessuali ed è la causa dei tumori del collo dell'utero nelle donne. Oggi gli scienziati sono riusciti a mettere a punto un vaccino che blocca l'infezione e la replicazione di questo virus prevenendo quindi questi tumori che sono molto frequenti nelle donne. La vaccinazione si fa a 11-12 anni! Mi raccomando fatela!
Gli estrogeni durante la menopausa sono un'altra diffusa causa di tumori al seno. Oggi è possibile assumere farmaci che bloccano l'eccessiva produzione di estrogeni diminuendo la probabilità di sviluppare tumori al seno.
E' importante partecipare agli screening periodici che, dopo una certa età, vengono fatti periodicamente (per esempio la mammografia, il pap-test o la colonscopia) perché possono salvarci la vita permettendo la diagnosi precoce di un tumore e quindi la sua asportazione chirurgica prima che diventi invasivo.
Infine vi lascio con cinque regole d'oro per diminuire il rischio di cancro riprese dal libro di un famoso oncologo: 1) non fumate: non dimenticate che il tabacco è cancerogeno dalla prima sigaretta; 2) diversificate la vostra alimentazione: non vi private di niente. Può essere pericoloso consumare troppo spesso e in quantità eccessive alcuni prodotti potenzialmente cancerogeni (per esempio: carne "troppo" cotta alla griglia; superalcolici e eccesso di alcool); 3) diversificate i metodi di cottura: la cottura a vapore e a fuoco lento sono certamente migliori per la salute; 4) consumate preferibilmente prodotti artigianali, locali, frutto di un'agricoltura razionale: preferite sempre i prodotti con la quantità minore possibile di pesticidi; 5) adattate il vostro bilancio energetico: aumentate l'attività fisica e diminuite l'apporto calorico. Non mangiucchiate fuori pasto. Fate sport!
E visto che il 20 % dei tumori è provocato da una cattiva alimentazione ricordate che siamo quello che mangiamo !!!

Referenze
Barbara Dunn (2012) Solving an age-old problem: is cancer ancient, or is it largely a product of modern times? And can the latest research on prevention and treatment strategies make cancer a disease of the past? Nature, 483: S2-S6.

David Khayat (2011) La vera dieta anticancro. Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano.

Manuela Casasoli (manuela_casasoli@yahoo.it)